Giada - Camera Classic
L'atmosfera
La Giada è nella “Casa del Fattore”, a lato della casa padronale. Al piano superiore, raggiungibile anche dall’ascensore, ha tutto ciò che serve per immergersi in un’atmosfera pop che per alcuni ha segnato una parte della vita. Colori piatti e decisi, il verde della testiera del letto e del sommier dialoga solo con il grigio perla del soffice copriletto e del pavimento. Nel piccolo mobile accanto al letto – riduttivo definirlo comodino, si riconosce ancora il verde, ed è al centro di un decoro intagliato che richiama l’oriente, il lontano Tibet, terra di sogno e di spiritualità. Non ci sono altre distrazioni, collisioni con elementi ridondanti, tutto è al servizio del comfort essenziale e raffinato.
Come unica concessione alla creatività e alla stravaganza, un quadro a olio che racconta di un ragazzo, forse un hippy, che suona una chitarra andando incontro al sole. E questo diventa l’elemento centrale e potente della camera, il fulcro intorno al quale tutto gira: la libertà, la conquista dello spazio emozionale, la trasgressione, il pizzico di nostalgia con il quale tratteggiamo la descrizione degli anni che abbiamo creduto i migliori, i più belli, i più coraggiosi: quando eravamo ebbri dell’illusione di poter cambiare tutto.
La finestra si affaccia sulle montagne del Rosa, sfumate in lontananza. Ci arriva quiete e tranquillità, un senso di benessere e di pienezza.
Dedichiamo questa camera
Ai nostalgici, a chi non può tralasciare di ascoltare musica e porta con sé ovunque le cuffie per non perdersi un assolo di chitarra dei Pink Floyd o di Santana, ma qualche volta si concede qualche melodia country, così, giusto per rilassarsi un po’.
Sarebbe stata apprezzata da…
Jim Morrison. Una meteora nel firmamento della musica e della poesia del mondo. Sue alcune delle poesie più toccanti di quegli anni Sessanta. Indimenticabile questa “Se tu fossi una lacrima, io non piangerei per paura di perderti”.